Una bella sorpresa.
C'è qualcosina che non mi fa impazzire
nella scrittura di Lansdale, come quando nei dialoghi, talvolta, si fa
fatica a capire chi parla perchè, quando vengono aperti due periodi
consecutivi, è possibile che sia sempre la stessa persona a parlare.
Insomma, questo aspetto poteva essere gestito meglio, ma si tratta di
una piccolezza.
La storia scorre che è una meraviglia; i
personaggi sono ben delineati e non si può non provare quasi affetto per
una famiglia (cane compreso) come quella del protagonista che, nel
periodo in cui si svolge il romanzo, in cui la questione razziale è
tutt'altro che risolta, in una cittadina del Texas, si presenta come un
bagliore in una notte che più tetra non potrebbe essere. Un linguaggio
pungente ed ironico e un mistero da risolvere completano il quadro.
Mi ha ricordato molto Stand by me, il film tratto dal racconto di King:
l'estate di una congrega di amici, un macabro mistero da risolvere, la
scoperta/ricerca di un "tesoro", una sorta di linea di confine tra l'età
dell'innocenza e quella adulta. Leggendolo, a tratti, mi venivano in
mente le immagini del film.
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