Scorre bene, la Kristof è sempre la Kristof. Pur essendo
distante anni luce dal quel capolavoro che è la trilogia, le atmosfere e
le descrizioni sono quelle, marchio di fabbrica dell'autrice.
Tobias è una persona completamente vuota, inerme, svuotato dalle
difficoltà e dalla miseria (in tutti i sensi, anche umana) che ha
incontrato nel corso della sua vita. Passa le sue tristi giornate come
un automa, aspettando Line, una donna immaginaria che gli donerà la
felicità che non ha mai provato. Un giorno incontra Line, non quella
irreale, idealizzata, ma la Line del suo passato. Cercherà di adattarla
al modello che aveva creato nella sua mente, sperando di ottenere ciò
che ha sempre sognato ad ogni costo...
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